Incontro con la scrittrice SABRINA EFIONAYI autrice del libro “Addio, a domani” con alunni di alcune classi del Liceo Imbriani di Pomigliano d’Arco.
1st Apr

2024

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Incontro con la scrittrice SABRINA EFIONAYI autrice del libro “Addio, a domani” con alunni di alcune classi del Liceo Imbriani di Pomigliano d’Arco.

Venerdì 5 aprile 2024 presso incontro di SABRINA EFIONAYI, autrice del libro “Addio, a domani” incontrerà gli alunni delle classi 1Ds, 1Es. 1Fs, 2Es e 2Fs del Liceo Vittorio Imbriani di Pomigliano d’Arco.

Grazie alle docenti LOREDANA ANTIGNANI e LUICA SERPICO per il percorso compiuto con gli alunni.


Quella di Sabrina Efionayi è una storia complessa, ricca di situazioni diverse e contrastanti poiché la protagonista è cresciuta divisa tra due mondi Napoli e Lagos. Sabrina ha due madri: una è Gladys, la madre biologica, nata in Nigeria, venuta in Italia a diciannove anni e diventata prostituta per necessità; l’altra mamma è Antonietta, napoletana di Scampia, una donna generosa che ha accettato senza esitazione di essere la madre della piccola Sabrina quando Gladys, avendo difficoltà economiche e una vita difficile, l’ha affidata a lei per farla crescere con maggiore serenità.
Da quel momento Sabrina si è ritrovata in una situazione particolare, perché i rapporti con le sue origini e con la madre biologica, ritornata in Nigeria, non si sono mai interrotti e così lei è cresciuta tra Castel Volturno e Scampia, tra Prato e Lagos. Ha cambiato famiglia, lingua, tradizioni e ha vissuto situazioni diverse, talvolta complesse, in costante ricerca di una precisa identità. Per Sabrina la sua identità è difficile da definire, perché è continuamente divisa tra Italia e Nigeria, tra realtà diverse, confusa e turbata dalle tante storie, dalle tante vite e tradizioni che si trova a vivere.
Una storia introspettiva e avvincente, piena di spunti di riflessione per i lettori che si ritrovano a percorrere con la protagonista Sabrina le diverse tappe di vita con tutti i pro e i contro che ne derivano. Restare in silenzio circa il senso di inadeguatezza che la protagonista prova non è la soluzione, tacere sicuramente non è la scelta giusta.
E’ profonda la ricerca costante che Sabrina compie per trovare e definire la sua vera identità, per sentirsi insomma maggiormente accolta e compresa dalla comunità, senza dovere sopportare più i pregiudizi razziali per le sue origini nigeriane.

La storia è molto avvincente e ci fa capire che essere diversi, avere origini diverse dal paese in cui si vive non è certamente una colpa, ma è un diritto per cui vale la pena di lottare per conquistare un ruolo nella società.

Questo libro potente per i temi che tratta riesce sicuramente a smuovere le coscienze in un paese ancora indietro per quanto riguarda le inclusioni e conseguentemente i diritti di tutti gli esseri umani.

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